Vite in attesa è il romanzo di esordio pubblicato dalla Garzanti di Julia Sabina, scrittrice spagnola e ricercatrice nel campo delle arti audio visive
Julia Sabina grazie a una scrittura fresca e personale ci racconta le sfide affrontate dai giovani. Normalizza le paure, i cambi di rotta, le incertezze, facendo sentire ognuno meno solo.
La narrazione è paragonabile a un lungo e ininterrotto flusso di coscienza della protagonista, Maribel, trasferita a Lille, Francia, per un dottorato di ricerca.
Sembra che tutti sappiano dove stanno andando e dove vogliono arrivare, tutti tranne lei, sempre più spaesata, straniera in un nuovo paese, straniera dentro sé stessa. Voleva un’avventura, non un grosso punto interrogativo e quella che avrebbe dovuto essere la sua tesi diventa solo un miscuglio di idee che la portano a credere sempre meno in quel progetto.
Questo libro è un vetro trasparente che mettendosi di fronte alla realtà ci permette finalmente di vederla a nudo, senza filtri. Ogni momento è spontaneo, ti accompagna da una parte solamente per trascinarti da quella opposta, per tutto il romanzo infatti è praticamente impossibile prevedere quello che accadrà.
Quelle raccontate sono tutte vite in attesa, di qualcosa o di qualcuno. Ed è quest’attesa a distruggere il presente, portando via la pienezza dei momenti, creando le aspettative generatrici di ansie e paure. Forse è proprio quando Maribel non sa dove andare che trova la strada, un percorso fatto semplicemente di consapevolezza del presente e non di piani che non possono cambiare. Imparerà a conoscersi e sarà abbastanza fortunata anche a credere in sé stessa.
Consigliato perché ha voglia di mettersi e mettere in discussione, un esordio con i fiocchi che ci fa solamente sperare in un altro romanzo.
_Giuls
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