
Julian, un avvocato di successo, è in tribunale quando il suo corpo decide che non ce la fa più. E’ in tribunale il momento in cui si accascia a terra premendosi una mano sul cuore. E’ Un infarto, uno stop del cuore che lo obbliga a fermare anche la sua anima e guardarsi dentro.
Julian lascia tutto, o quel poco che in realtà aveva, e se ne va alla ricerca di qualcosa. La vita sregolata che prima gli permetteva di rimanere attaccato ad una routine trascinante adesso non fa più per lui e allora parte, senza guardarsi indietro. Parte però per tornare, anni dopo, dal suo fedele compagno John. Collega e amico per condividere con lui quello che i monaci gli hanno insegnato, quello che ha imparato nel difficile per corso del ritrovamento di sé.
Più Julian racconta più John è avido di notizie e quello che all’inizio era uno sguardo di scetticismo si trasforma in ammirazione e voglia di riprendere in mano la propria vita godendosi le cose che per lui contano davvero.
Questa lunga chiacchierata accompagna i lettore in un percorso di fede in sé stessi, una strada da percorrere per riacquistare la fiducia e gli obiettivi della vita. Una lettura pedagogica, ma allo stesso tempo scorrevole e coinvolgente. Personalmente l’unica nota stonata in questa sinfonia è stata la tendenza dottrinale del romanzo che se però, se riconosciuta come espediente narrativo, funge solamente da sfondo durante la lettura.
_Giulia_
Bellissima recensione. Sembra molto interessante
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Grazie Mille 🙂 Molto interessante!
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